Discorso del Sindaco per il 77° Anniversario della Liberazione

Un percorso di Democrazia che è iniziato 77 anni fa e che quotidianamente dobbiamo percorrere.

Il 25 Aprile non è un’opinione, ma il momento fondante la Repubblica Italiana e la nostra Costituzione è figlia di quella stagione. Il 25 Aprile è un dato di fatto.
E’ compito delle Istituzioni, è compito di tutti noi perseverare nel riconoscere l’importanza di quello che è stato, e di trarne insegnamento.
L’Istituzione che non lo fa tradisce la Storia dalla quale essa stessa è nata.
Il Cittadino che non lo fa tradisce ciò che lo rende tale: un individuo libero.

Il 25 Aprile è testimonianza. Il 25 Aprile è testimonianza di come la Libertà sia stata conquistata, e la Democrazia si stata donata a noi con le sue libertà personali, i suoi diritti individuali e sociali.

Questo 25 Aprile è diverso da tutti gli altri. Viviamo questo 25 Aprile con una guerra nel cuore dell’Europa, a pochi chilometri da noi, che non può che richiamare alla nostra memoria tempi antichi, che per noi hanno trovato nel 25 aprile 1945 la fine.

Questo 25 Aprile porta con se molte domande. Io, perlomeno, me ne sono fatte molte.

Il 25 Aprile è per me un racconto di vite, di storie, o è testimonianza ed
insegnamento?
Del 25 Aprile sono una degna studentessa, o sono una distratta cittadina?
Dell’eredità del 25 Aprile sento tutta la responsabilità, o rimango sostanzialmente indifferente?

Quello che io so è che sento la gravosità del momento che stiamo vivendo, cerco di comprenderlo, e cerco di prendere parte. Cerco di comprendere quanto io sia disposta a rinunciare a parte di me, del mio benessere, della mia quotidianità, dando concretamente seguito alle parole di quei Cittadini che 77 anni fa rinunciando a tutto ci hanno donato la Libertà e che ogni 25 Aprile celebriamo.

Quanto ciascuno di noi è realmente disposto a dare seguito a quelle parole di impegno, di responsabilità, di alto valore istituzionale? Quanto ciascuno di noi è realmente disposto a rinunciare per quel valore alto ed irrinunciabile che si chiama Libertà?

Di sicuro quello che stiamo concretamente osservando è che la Democrazia non è un diritto guadagnato per sempre, ma un orizzonte verso cui dobbiamo sempre tendere, un qualcosa che dobbiamo quotidianamente riaffermare con l’agire nella nostra vita di tutti i giorni.

Questo 25 Aprile ci pone tante domande. A ciascuno di noi dare le proprie risposte.

Buon 25 Aprile a tutti noi!

Il Sindaco Sara Bettinelli

Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti.

[Antonio Gramsci] 11 febbraio 1917

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